Negli ultimi anni si parla sempre di più della possibilità di avere un defibrillatore automatico esterno (DAE) direttamente in casa. La domanda è semplice e potentissima: possiamo davvero aumentare la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco improvviso?
Un recente studio statunitense basato su oltre mezzo milione di casi lo conferma: quando il ritmo è defibrillabile – fibrillazione ventricolare (FV) o tachicardia ventricolare (TV) – il DAE è l’unico strumento in grado di interrompere l’aritmia e salvare una vita. Nessun altro intervento domestico ha lo stesso impatto.
La tecnologia funziona. Punto.
Il nodo del costo: un tema reale, che non va ignorato
Lo stesso studio evidenzia però un aspetto importante: oggi, a livello di sistema sanitario, il rapporto costo/beneficio del DAE domestico non è ancora ottimale. I costi della tecnologia e la scarsa probabilità di utilizzo in molte abitazioni rendono difficile giustificarne una diffusione indiscriminata.
Come professionisti del settore, è fondamentale riconoscere questo dato con trasparenza: l’efficacia è incontestabile, la convenienza economica per ora meno.
Ma come spesso accade in sanità, la domanda vera è un’altra
Il confronto aperto dallo studio è chiaro: sicurezza o convenienza economica?
Le parole di Luigi Tiene (CEO Life Tree):
Per quanto mi riguarda, visti i dati sulla sopravvivenza, scelgo la sicurezza: il DAE rimane l’unico strumento realmente efficace nel trattamento della FV e della TV – quindi della morte certa.
La domanda è: quanto sareste disposti a pagare per avere uno strumento che, se usato, sicuramente vi salverebbe la vita?
Come azienda che lavora quotidianamente per rendere il DAE più accessibile, questa domanda è il cuore di tutto.
In conclusione
Se guardiamo ai numeri, il DAE domestico oggi non è ancora la scelta più economica.
Se guardiamo alle vite salvate, però, resta – senza alcun dubbio – lo strumento più potente che abbiamo contro l’arresto cardiaco.
E allora la domanda finale rimane attuale e profondamente personale:
🔹 Quanto vale la possibilità concreta di salvarsi la vita?
